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L'Abbazia di Fossanova


Priverno (LT)



Abbazia di Fossanova



L'Abbazia di Fossanova si trova lungo la strada provinciale per Priverno. Il toponimo "fossa nova", forse collegato a dei lavori di drenaggio e di sistemazione idraulica connessi al fiume Amaseno, è documentato per la prima volta nel secolo XI a proposito della presenza di un monastero benedettino. I monaci lo edificarono nell'area di una ricca villa romana (di cui sono visibili alcuni resti). Intorno al 1134 il papa Innocenzo III concesse il monastero ai frati Cistercensi, che edificarono la chiesa e risanarono la località paludosa. La chiesa, dedicata alla Vergine e a Santo Stefano, fu iniziata nel 1187 e il 10 giugno 1208 Innocenzo III ne consacrò l'altare maggiore. Fossanova raggiunse il suo apice di massimo splendore in tutto il XIII secolo, ma a partire dal secolo successivo comincerà un lento ma inarrestabile declino che si concluderà nell'Ottocento, con la trasformazione del complesso abbaziale in Borgo rurale. È un insigne monumento gotico-cistercense, dal bellissimo e luminoso interno, che riceve la luce dal grande e caratteristico rosone presente sulla facciata (foto 1). Il nucleo principale è costituito dalla chiesa con il chiostro, intorno al quale ruotano il refettorio, la sala capitolare e l'infermeria dei monaci. Presso questa chiesa si trova anche la casa dell'Abate, preso la quale, nel 1274, venne ospitato il santo Tommaso d'Aquino, caduto malato mentre si recava al concilio indetto a Lione, ed in cui morì nel giorno 7 Marzo. Nel giardino interno dell'abbazia è posta a memoria di questo avvenimento una statua del santo (foto 2), ed è ancora oggi possibile visitare la cella in cui soggiornò (foto 3) e la cappella in cui si ritirava a pregare.



Simbolismo


All'interno dell'abbazia è possibile ammirare la presenza di un gran campionario dei più importanti simboli presenti nella sezione dedicata di questo sito. Entrando nel chiostro, e guardando attentamente sul muretto di sostegno delle colonnine, si possono trovare alcuni esemplari di Triplice Cinta, alcuni appena visibili. Nelle immagini sottostanti ne mostriamo tre:


Triplice Cinta n° 1

 

Triplice Cinta n° 2

Triplice Cinta n° 1

 

Triplice Cinta n° 2

Triplice Cinta n° 3

 

Centro Sacro

Triplice Cinta n° 3

 

Centro Sacro



La quarta immagine rappresenta invece un altro ben noto simbolo spesso accomunato alla Triplice Cinta, il simbolo del Centro Sacro.


Entrando nella Sala Capitolare, sul pilastro di sostegno della colonna di destra, compare in rilievo uno dei migliori esemplari di Nodo di Salomone che si possa ammirare in tutto il Lazio:



Nodo di Salomone nella Sala Capitolare



Tra le altre curiosità di questa abbazia, resta da segnalare la presenza, nel transetto destro della chiesa, di una singolare acquasantiera (foto 4) sorretta da una colonnina di marmo. Essa presenta la forma di un ottagono con una torretta rovesciata su ciascuno dei vertici, una struttura del tutto simile all'architettura di Castel Del Monte, ad Andria (BA).





Priverno: cenni storici

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